Presidenza: Lettera aperta al signor Gaetano Armao e al soggetto politico “Sicilia Nazione"

solo una forma di autonomia in chiave più moderna definendola autodeterminazione finanziaria

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vorremmo far presente al signor Carlo Mangano e al signor Gaetano Armao, che la Sicilia già dal 1946 e uno Stato Federato allo Stato italiano, come da Reggio Degreto Legislativo n° 455 del 15 maggio 1946, e poi vorremmo invitare gli stessi a dare la definizione della forma di autodeterminazione che voglio acquisire, o come al solito è solo una forma di autonomia in chiave più moderna definendola autodeterminazione finanziaria, ma già anche quello e una forma acquisita tramite lo stesso Statuto Siciliano, mai applicata e depotenziata e delegittimata, ma già esistente nell'ordinamento interno dello stato federato Siciliano, quindi questi personaggi, cosa vogliono vendere al popolo Siciliano...??? una cosa che già gli appartine, fumo....!!!

non cadete sempre nella stessa trappola messa li da ben 68 anni da chi dalla Sicilia non vuole altro che un riscontro politico economico personale.

 

 

Carlo Mangano -----------> PROGRAMMA DI Sicilia Nazione <---------
SICILIA NAZIONE è un movimento per l'autodeterminazione del popolo siciliano che si batte affinché la Sicilia diventi uno Stato federato con l’Italia o uno Stato indipendente nel rispetto delle storiche prerogative dell’Isola e in applicazione del principio fondamentale dell'insularità. I suoi obiettivi sono espressi nelle 9 Tesi Fondative.
Il suo programma di crescita per una Sicilia moderna e vivibile, che possa accogliere il futuro dei nostri figli, si concreta invece nei seguenti punti, che rappresentano il fulcro dell'impegno dei suoi attivisti e dei suoi sostenitori, da integrare man mano sulla base delle loro proposte:

 

"la Sicilia non è una Regione, ne autonoma, ne semplice, la Sicilia giuridicamente è uno Stato federato allo Stato Sovrano (anche questo da mettere in discussione, visto che lo stesso ha rimesso la sua sovranità all’unione europea) italiano."

Maggiori informazioni https://www.mln-sikulo.org/la-sicilia-e-uno-stato-federato-non-una-regione/

1) La Sicilia può vivere delle proprie risorse.
La Sicilia non ha bisogno di aiuto esterno né di assistenza. I 160 anni di Stato unitario hanno soltanto aggravato lo svantaggio economico e infrastrutturale. Occorre quindi rinunciare ad aiuti dall'esterno e allo stesso tempo trattenere in Sicilia tutte le risorse e le tasse riscosse amministrandole con una nuova classe politica non più subalterna. Con queste risorse si può, nel breve termine, arrestare l’emorragia di posti di lavoro, uscire gradualmente dalle illusioni del precariato e dell’assistenzialismo e costruire insieme una nuova Sicilia moderna, economicamente sviluppata e nella quale vengano garantiti i diritti fondamentali della persona (al lavoro, alla salute, alla scuola, alla casa, ecc…).


2) Tutte le tasse prodotte in Sicilia vanno versate in Sicilia.
Le tasse di tutte le imprese, così come quelle dei lavoratori pubblici e privati, per la parte prodotta nell’Isola, vanno versate in Sicilia, anche per il passato. Vanno restituiti alla Sicilia tutti i fondi europei (FSC, PAC etc.) che le sono stati stornati verso le regioni del Nord. Va eseguito un calcolo preciso e di conseguenza costituito un fondo per il riequilibrio infrastrutturale e versato alle casse siciliane con vincolo per investimenti, e allo stesso modo va costituito un fondo per la mancata attuazione dello Statuto da versare alle casse siciliane con vincolo ad iniziative per lo sviluppo e la solidarietà sociale. Le accise, a partire da quelle per i prodotti petroliferi estratti o raffinati in Sicilia, vanno restituite alle casse siciliane, ed impiegate anche per l’attività di bonifica dei siti inquinati. Immediato trasferimento alla Sicilia, secondo le previsioni statutarie, di tutti gli immobili e le pertinenze ancora detenute dallo Stato, conferendo loro destinazione produttiva e di servizio pubblico. Consentire l’apertura di due case da gioco nel territorio dell’isola.

3) Eliminazione dell’oppressione fiscale.
Sostanziale riduzione dell’eccessiva tassazione che oggi scoraggia ogni iniziativa imprenditoriale. Robusta fiscalità di sviluppo per chi investe nell’Isola e crea nuova occupazione. Esenzione da ogni tassazione per i primi cinque anni per le imprese non residenti che decidono di spostare la propria sede produttiva e fiscale nell’isola e per privati titolari di reddito che decidano di riallocare nell’isola la propria residenza fiscale (pensionati compresi) o di avviare nuove iniziative imprenditoriali. Ampia riduzione della tassazione sul lavoro. Imposizione fiscale ribassata e proporzionale con innalzamento della soglia di esenzione. Abbattimento dell’Iva e delle accise. Realizzazione di una Zona Franca o di una Zona Economica Speciale sull’intero territorio dell’isola con istituzione di un Porto Franco fuori dalla linea doganale europea. Totale defiscalizzazione della prima casa. Esenzione fiscale per nuove iniziative imprenditoriali a contenuto innovativo (start-up), anche maturate tra giovani delle università siciliane (spin-off), credito d'imposta sugli investimenti e l'occupazione finanziato attraverso il Piano di azione e coesione. Microcredito per le imprese. Detassazione degli utili reinvestiti per l'ammodernamento e l'innovazione delle aziende e la creazione di nuova occupazione. Abolizione dell’attuale sistema vessatorio della riscossione coattiva dei tributi (Riscossione Sicilia/Equitalia) e sua incorporazione negli uffici finanziari.

 

" tutto questo come...?? se si rimane sempre attaccati allo Stato italiano, anche come Statu federato com'è oggi la posizione giuridica della Sicilia, se non si è riuscito in 68 anni, come si fa ad attuarlo ora, come pensate di fare...?? "

4) Strumento monetario complementare.
Emissione di Certificati di Credito Fiscale validi per le transazioni interne a fianco dell’euro, immettendo liquidità nel sistema economico dell’Isola con conseguente aumento di domanda e occupazione. Rinegoziazione del debito ed emissione di obbligazioni per la realizzazione di infrastrutture (project Bond). Rafforzamento dei consorzi fidi.

 

"Il grande inganno della Moneta Complementare elettronica

Come si crea un circuito di moneta complementare elettronica…??

Si costituisce o si rileva una società finanziaria privata con investimenti private, nel nostro caso la Regione Siciliana ha rilevato la quota dell’unicredit divenendo cosi unico azionista.

Si mettono in garanzia capitali pubblici nei confronti delle banche centrali anche loro private, in questo caso la Banca d’italia e di riflesso alla BCE visto che la prima fa parte del circuito bancario europeo, e che la stessa società finanziaria diverrà l’unico interlocutore di cambio tra la moneta complementare e l’euro.

Si crea un capitale virtuale, si emettono carte di credito o bancomat telematici, gli si da un valore di cambio in rispetto alla moneta di cambio ufficiale, l’euro, si impone sul territorio come forma di pagamento,  ed il gioco è fatto, nel caso della moneta complementare grano non serve neanche un capitale iniziale visto che non verranno stampate banconote, quindi neanche il capitale tipografico.

In questo modo una società finanziaria private come la FINSICILIA non fa altro che assumere il potere economico-finanziario-commerciale assoluto del territorio, monopolizzandolo. "


5) Deburocratizzazione e semplificazione amministrativa. Efficienza dei servizi pubblici.
Eliminazione generale di concessioni ed autorizzazioni. Applicazione del silenzio-assenso e comunicazione d’inizio attività con controlli ex post sul rispetto delle regole, ad eccezione delle sole norme sulla tutela dell’ambiente e dei beni culturali, e comunque al termine di procedure notevolmente semplificate. Profonda riforma della pubblica amministrazione: leggera, qualificata, selezionata in modo assolutamente trasparente e valutata sulla base del merito. Valorizzazione delle professionalità esistenti. Trasformazione dello sportello unico da “passacarte” a punto di riferimento per ogni iniziativa economica e di investimenti.
Dismissione di tutte le partecipazioni pubbliche prevedendo agenzie e meccanismi di controllo sociale per incrementare efficenza e rendimento per i cittadini.
I servizi indivisibili a rete (acqua, rifiuti, etc.) e i trasporti di linea “sociali” devono garantire qualità, organizzazione efficiente e prezzi accessibili e, ove affidati a privati, devono essere soggetti ad un rigoroso controllo pubblico. Allo stesso modo deve essere soggetto a controllo e regolamentazione delle istituzioni siciliane l’eventuale sfruttamento di beni demaniali inalienabili (risorse naturali ed energetiche, reti infrastrutturali, ecc…).
La gestione dei rifiuti deve rispettare i seguenti criteri: ampia percentuale di raccolta differenziata; impianti di trattamento dimensionati sul livello consortile; conferimento in discarica di una percentuale non superiore al 10%, controlli, direzione e coordinamento sempre e comunque affidati al settore pubblico.

 

 

Muvimentu di Libbirazziuni Nazziunali Sikulo

la Sicilia che noi vogliamo

 

Economia

Ricostituire una banca di stato Banco di Sicilia

Coniare una moneta sovrana con riserva aurea,mettere tutti i beni, le proprietà,gli immobili,i beni archeologici a garanzia della stessa moneta.

Controllo assoluto e severo della spesa pubblica.

Azzerare la burocrazia per quanto e possibile

Abolire il clientelismo e attuare in tutte le istituzioni e le strutture pubbliche e private la meritocrazia,una persona si valuta non per come si chiama di cognome o di chi e figlio/a o per le sue conoscenze,ma per quello che vale.

Pressione fiscale aliquota massima 25% sul reddito netto di dipendenti,artigiani,industriali,allevatori,agricoltori,avvocati,dottori e di tutte le professioni di qualsiasi natura una volta l’anno,entro gennaio si pagano le tasse dell’anno appena passato,il gettito va per il 20% allo stato e per il 5% ai comuni.

Retribuzione dei dipendenti pubblici che privati in rispetto alla capacità di acquisto della stessa moneta all’interno della nazione,deve essere garantita una vita dignitosa a qualsiasi classe sociale,come anche le pensioni.

Reddito minimo per chi perde il lavoro,ma varrà contattato dagli uffici proposti ogni volta ci sarà la disponibilità di un lavoro che non destabilizzi il suo ambiente familiare o del territorio dove vive,al terzo rifiuto da parte dell’interessato o al terzo licenziamento senza giusta causa,le verrà revocato il reddito minimo,e se la sua inadempienza verso la collettività in cui vive si prolungherà nel tempo senza un motivo valido,saranno presi i giusti provvedimenti dagli organi competenti al caso.

I contributi pensionistici saranno versati privatamente (modello svizzero) ma saranno detratti dal reddito lordo quindi esenti da tasse.

L’età pensionabile verrà applicata in rispetto al tipo di lavoro o professione si e fatta nell’arco della vita lavorativa,saranno privilegiati i lavori o professioni più usuranti sia a livello fisico che mentale.

Incentivi e finanziamenti del 100% ai giovani e meno giovani da parte dello stato se presenteranno progetti validi a valorizzare l’economia della nazione.

Incentivi fiscali con un’aliquota del 20% sul redito netto agli investitori che decidono di investire in Sicilia ma solo con garanzie contrattuali che assicurano i loro investimenti e la loro sede legale sul territorio e che gli impianti siano messi in massima sicurezza, per un tempo minimo di trent’anni,con la garanzia contrattuale che la manodopera verrà presa sul territorio,potranno impiegare solo il personale di amministrazione di sua scelta,alla scadenza del contratto se l’azienda decide la dismissione o la chiusura della produzione dovrà provvedere alla bonifica del territorio a sue spese.

Non si pagheranno tasse sulla prima casa,ne sui capannoni industriali o per l’uso lavorativo di qualsiasi natura,le seconde case se vuote o di uso foreste la tassazione verrà valutata in rispetto al valore catastale della casa al reddito del proprietario e al numero dei membri del nucleo famigliare dello stesso,se locate non saranno tassate visto che il ricavo finanziario viene calcolato sul reddito annuo del contribuente.

Servizi dei Cittadini

Il primo servizio che deve essere garantito ai cittadini e un bene comune che e l’acqua.

Devono essere garantiti i servizi delle istituzioni pubbliche,non è il cittadino che e al servizio delle istituzioni,ma le istituzioni che devono essere al servizio del cittadino.

Deve essere garantito il servizio all’ordine pubblico,all’incolumità sia del cittadino sia dei beni di sua proprietà sia ai beni di proprietà di tutta la comunità.

Deve essere garantito il servizio delle strutture pubbliche di qualsiasi natura e forma.

Devono essere garantiti i servizi igienici di tutta la comunità,canalizzazione delle acqua scure,chiare in depuratori sempre funzionanti,smaltimento dei rifiuti organici riclassificabili in concime,combustibile e fertilizzanti,smaltimento dei rifiuti non organici differenziati e riclassificati in prodotti di varia natura in strutture e aziende adatte e competenti allo smaltimento e il riutilizzo dei materiali.

Devono essere garantiti i servizi di trasporto pubblico cittadino tramite aziende esclusivamente statali.

Deve essere garantito il servizio di assistenza sociale per i malati e gli anziani.

Devono essere garantite le strutture di qualsiasi natura e forma per i diversamente abili.

Deve essere garantito dallo stato il diritto alla vita, alla libertà,alla felicità,alla salute alla dignità di ogni cittadino della nuova Repubblica Siciliana.

In riguardo alla sanità non ci siamo dimenticati di una cosa cosi importante per la comunità,su questo tema a già provveduto il nostro delegato al Dipart.Lavoro-Salute-Sociale-Ricerca Dott Di Natale Carmelo troverete il progetto sul nostro portale web https://mln-sikulo3.webnode.it/ alla voce Progetti come da domani troverete anche questo 

Maggiori informazioni https://www.mln-sikulo.org/la-sicilia-che-noi-vogliamo/