Assemble Regionale Siciliana

 

ARS "Assemblea Regionale Siciliana"
la delegittimazione del Parlamento più antico al mondo

il MLNSikulo ha Disconoscito l'Assemblea Regionale Siciliana 
organo Istituzionale italiano
il 18 febbraio 2016

 

Nel 1997 l'assemblea indegnamente, ha celebrato il 900º anniversario dalla prima Assemblea Parlamentare Siciliana (come legittimamente e giuridicamente dovrebbe essere definita anche oggi), convocata nel 1097. 

 

L'Assemblea regionale siciliana (ARS) dal 1947 è l'organo legislativo della Regione siciliana, come previsto dal suo statuto speciale. In virtù del suo particolare stato legislativo e storico, è l'unica assemblea regionale all'interno dello Stato Italiano i cui componenti sono definiti deputati.


Si tratta della prima assemblea legislativa elettiva regionale riunitasi in Italia dopo la fine della seconda guerra mondiale (prima seduta il 25 maggio 1947).

 

La prima assise legislativa del Parlamento del Regno di Sicilia fu quella che istituì il primo sovrano normanno Ruggero II di Sicilia. L'ultima fu il Parlamento che fu istituito a seguito della Rivoluzione siciliana del 1848 e che restò in carica fino al 1849.

 

La ricostituzione del Parlamento Siciliano, si ebbe con la fine del secondo conflitto mondiale, quando, per depotenziare l'ormai vasto pensiero indipendentista Siciliano di cui padre è il prof. Antonio Canepa, in atto sul territorio con una vera e propria guerra di indipendenza armata tra il nucleo indipendentista Siciliano EVIS, comandato e costituito dallo stesso Canepa e lo Stato italiano, fu insediata nel febbraio 1945 la Consulta regionale siciliana che elaborò uno statuto speciale, promulgato dal Re Umberto II con R.D. del 15 maggio 1946 che accetto lo Statuto Siciliano. Rinacque così, dopo le elezioni regionali del 30 aprile 1947, il 25 maggio 1947, il Parlamento più antico del mondo, ma delegittimato come "Assemblea regionale siciliana".

Fino al 1970 (data di nascita dei Consigli delle regioni ordinarie) è stata l'assemblea legislativa italiana più importante per poteri e numero di abitanti amministrati, dopo le due Camere, e lo è ancora oggi per poteri.

Le sedute d'aula si svolgono nella Sala d'Ercole.

Sono sei le commissioni legislative permanenti, oltre a una commissione permanente, quella per le questioni UE.

Dal 2001 non elegge più il presidente della Regione, che viene eletto direttamente dai cittadini.

Il 26 gennaio 2008, per la prima volta nella storia repubblicana, l'assemblea viene sciolta anticipatamente, a causa delle dimissioni del presidente della Regione Salvatore Cuffaro.


L'assemblea ha la sua sede nell'antico palazzo reale, sorto nell'XI secolo con la conquista normanna della Sicilia e oggetto di diversi interventi di ampliamento e risistemazione.
Il palazzo ha ospitato i sovrani di Sicilia, compreso Federico II di Svevia e, successivamente i viceré di Spagna. Celebre è la Cappella palatina.
I servizi turistici del palazzo e della Cappella palatina sono affidati alla Fondazione Federico II, mentre la restante parte della gestione dei servizi per l'esercizio delle funzioni rappresentative è disciplinata dai regolamenti di autorganizzazione dell'Assemblea.

Dal 1947 al 1996 (l'ultima legge elettorale fu del 1951) si è votato per l'elezione dei 90 deputati regionali con il sistema proporzionale sulla base dei nove collegi provinciali, mentre il presidente della regione e gli assessori venivano eletti in aula dai deputati.

Nel 2001 è stata inserita l'elezione diretta del presidente della Regione Siciliana, e si è applicata in via transitoria la Legge Tatarella per eleggere 72 deputati nei collegi provinciali, 18 nel listino del presidente eletto e uno per il secondo classificato tra i candidati presidente, e lo sbarramento al 4%.

Una nuova legge elettorale è stata approvata nel 2005 sulla base di una significativa variante della Legge Tatarella. La legge elettorale usa un sistema elettorale misto in cui:

-       80 deputati su 90 sono scelti tramite sistema proporzionale in collegi provinciali, con il metodo dei più alti resti e voto di preferenza, con uno sbarramento elettorale al 5% per ciascun partito;i seggi proporzionali sono distribuiti unicamente a livello provinciale,la distribuzione a livello provinciale (proporzionale alla popolazione e quindi variabile ogni legislatura) è di:

-       7 seggi per la provincia di Agrigento

-       4 per Caltanissetta

-       17 per Catania

-       3 per Enna

-       11 per Messina

-       20 per Palermo

-       5 per Ragusa

-       6 per Siracusa

-       7 per Trapani

-       9 deputati (tra cui il Presidente), infine, sono eletti con il listino regionale del candidato presidente.

-       1 deputato al candidato presidente non eletto più votato

Il listino regionale copre solo il 10% dell'Assemblea, e concorre al raggiungimento di un risultato complessivo massimo del 60% dei seggi per la coalizione vincente.

In pratica il listino per la coalizione vincente scatta fino a raggiungere i 54 deputati, e i restanti seggi vanno distribuiti alle altre liste che hanno conquistato seggi, e assegnati come premio di minoranza (come è avvenuto nelle elezioni 2008) ma distribuiti unicamente a livello provinciale.

 

L'assemblea si compone di novanta deputati eletti a suffragio universale diretto dagli elettori siciliani ogni cinque anni.

Si riunisce nella "sala d'Ercole" all'interno del palazzo dei Normanni di Palermo.

Dal 25 maggio 1947 ad oggi si sono susseguite XV legislature, inizialmente della durata quadriennale, mentre dal 1971 quinquennale, adeguandosi alle regioni ordinarie, costituite nel 1970.

La XIV legislatura per la prima volta si è conclusa anticipatamente nel 2008, a causa delle dimissioni del presidente della regione, Salvatore Cuffaro.

Anche nella XV legislatura a causa delle dimissioni del presidente Raffaele Lombardo si è votato anticipatamente il 28 ottobre 2012. A seguito delle elezioni il presidente eletto, con il 30,5 % dei voti, è Rosario Crocetta, europarlamentare del Partito Democratico ed ex sindaco di Gela, a capo di una coalizione di centro-sinistra composta da PD, UDC, Il Megafono - Lista Crocetta e l'Unione Democratica per i Consumatori.

Dalla prossima legislatura, dopo una modifica dello Statuto con la legge costituzionale n.2 del 2013, il numero dei deputati regionali scenderà da 90 a 70.

 

Da tutto questo si può dedurre che quella casta politica Siciliana che tradì in quella’Assemblea Costituente del 1948 a Roma, già aveva accettato quel compromesso dettato dalla nascente repubblica italiana a delegittimare il Parlamento Siciliano, Parlamento più antico al mondo, pur conservando i suoi privilegi personali da deputati, un vergognoso baratto che si perpetrato sino ad oggi.

 

La Sicilia è stata sempre svenduta, barattata, sfruttata, derubata, sminuita della sua forma giuridica, storica, culturale e linguistica, ma quello che rimane più vergognoso è che tutto questo fu ed è opera non direttamente dallo Stato colonizzatore, ma da quella casta politica ascara Siciliana che ci avrebbe dovuto rappresentare, casta politica Siciliana che al contrario ha sempre rappresentato lo Stato colonizzatore e i suoi interessi all’interno della Nostra Madre Patria……………..

 

L’indipendenza da questo connubio colonizzatore politico italo – siciliano, la giustizia a tutto quello subito dal popolo Siciliano e della Sicilia, l’uguaglianza sociale nei diritti come nei doveri, non c’è la potrà dare mai nessuno…………

 

Se veramente siamo uomini, ma soprattutto siamo Siciliani un Popolo una Nazione………….

 

PRENDIAMOCELA…………
 

ANimus TUus DOminus