Presidenza: Autodeterminazione…!! Solo due percorsi….. il resto, solo il classico copione…

Oggi più che mai siamo tutti consapevoli, o quasi, che l’autodeterminazione per l’indipendenza Siciliana, sia l’unico percorso che possa portare i nostri figli e le nuove generazioni non solo ad un futuro migliore, ma a un futuro, visto che se non facciamo qualcosa noi oggi nel presente di sicuro l’unico futuro che avranno loro sarà la schiavitù del terzo millennio.

Quali sono i percorsi giuridici che possono portare all’acquisizione dell’Autodeterminazione come Diritto Internazionale dei  Popoli..??

 
Autodeterminaziona come Diritto Internazionale dei popoli.
 
questo percorso può essere intrapreso solo da un MDL (movimento di liberazione) che come Soggetto di Diritto Internazionale che rappresenta un Popolo, come aggregato organizzato di un gruppo di esseri umani uniti da vincoli Etnici-Religiosi-Culturali-Storici che si identifica in un popolo all’interno di un territorio riconoscendolo come sua patria e nazione, può presentare regolare denuncia di autodeterminazione dello stesso nelle sedi degli organi di Diritto Internazionale competenti, ONU e AIA nei rispettivi consigli, Assemblea Generale delle Nazioni Unite e Corte Internazionale di Giustizia.
un MDL deve avere un organo istituzionale al suo interno (governo provvisorio) per relazionarsi sia con gli organi internazionali sia con gli organi territoriali, come dispone l’art 96.3 del Primo Protocollo di Ginevra del 1977.
un MDL viene riconosciuto esclusivamente o dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite o di uno dei paesi già Nazioni-Stato esistenti in tutto il globo terrestre.
dal momento che il MDL è riconosciuto, è legittimato a deporre il governo del territorio e a dichiarare l’Autodeterminazione dello stesso o dichiarazione unilaterale di Indipendenza, per poi accompagnare il popolo, in questo caso quello Siciliano, a libere elezioni democratiche per l’elezione del Presidente, e dei membri  del parlamento che costituirà il governo della nascente Nazione Siciliana, il tutto sotto la visione dei commissari ONU.
 
Autodeterminazione come Diritto Internazionale dei Popoli tramite la Politica Istituzionale.

questo percorso può essere intrapreso solo da un Soggetto Politico (partito politico) territoriale, che riesce ad avere una forza consensuale elettorale alle Amministrative regionali minimo del  51%, e che abbia all’interno un candidato alla Presidenza che sia Siciliano nel cuore e con la triscele all’interno del suo DNA, e che tramite la percentuale di consensi acquisita, riesca a portare minimo 50 parlamentari all’Assemblea Parlamentare Siciliana, se e quando si riuscirà a fare questo, il Presidente neo eletto potrà dichiarare l’Autodeterminazione Siciliana già all’indomani della sua elezione, legittimato dalla situazione giuridica di cui gode lo Stato Siciliano, cosa che non verrà accettata dallo stato italiano come è prevedibile, riconducendo il Presidente a presentare una dichiarazione unilaterale di Indipendenza, legittimato dal Diritto Internazionale, rimettendosi all’obbligatorio intervento degli organi di Diritto Internazionale, gli stessi organi che hanno sancito il diritto inderogabile da tutti gli Stati firmatari della Carta delle Nazioni Unite che lo hanno ratificato all’interno del loro Diritto Ordinario, L’italia lo ha ratificato il 14 dicembre 1955, ALL’AUTODETERMINAZIONE DEI POPOLI. 

 

Detto questo tutto il resto proclamato da politici vecchi e nuovi, non da altro risultato che,il cambiamento per non cambiare nulla, o chi si propone come innovatore, non vuole cambiare o abbattere il sistema, ma entrare a far parte integrante dello stesso sistema che dice di voler combattere, e di questi ciarlatani ne abbiamo visti troppi in 68 anni di politica istituzionale Siciliana, specialmente nell’ultimo decennio, tutti si sono prodigati al bene della Sicilia, con belle parole, le classiche promesse, fino all’ultimo rivoluzionario Crocetta, che è vero che ha intrapreso una rivoluzione, ma al contrario a pro dello stato di cui è asservito e a danno della Sicilia e del Popolo Siciliano, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
quindi non possiamo e non dobbiamo rimettere il nostro futuro, quello dei nostri figli e delle nuove generazioni, ai legittimi eredi politici di chi già il futuro c’è lo ha tolto………….

Poi su fb si può essere rivoluzionari, storici, sicilianisti, indipendentisti, autonomisti ecc. ecc. ma tutto rimane relegato su fb, chiacchiere feisbucchiane, riviniscenze utopiche,teatralità, romanza.

 

ma la realtà e un’altra……………..