Per non dimenticare Rocco Chinnici

Noi lo vogliamo ricordare senza polemiche, senza i soliti perchè, visto che oggi i perchè di quelle stragi e sotto gli occhi di tutti i Siciliani che amano la realtà e non quello che da anni ci hanno raccontato.
Noi lo ricordiamo con un pensiero stupendo e pieno di significato di un amico comune

Nello Di Prima

 

RICORDANDO ROCCO CHINNICI
 

IL 1982 e il 1983 furono anni straordinari per la mia formazione umana; la mia amicizia con Rocco iniziò nell’inverno del 1982, quando, l’aiutai ad organizzare un convegno sulla Mafia a Termini Imerese (febbraio) a quel tempo e io preparavo la tesi di laurea in diritto del lavoro e teorizzavo i rapporti di lavoro in una società informatica, di la da venire, parlavo di tele lavoro, di videotelefono, di computer.
A quel tempo veniva a trovarci anche Giovanni Falcone, (stava elaborando l'idea del maxi processo) di solito io facevo per loro le fotocopie, una forma di rassegna stampa, ma non disdegnavano discutere con me di un mondo nuovo futuro, di un economia telematica, quelle indimenticabili chiaccherate serali furono il prodromo a base dell'idea di impresa mafiosa (ne scrivo nella mia tesi di laurea) loro parlavano di teoria (mai di indagini) cercavano un supporto storico dinamico da dare alle loro idee.
Rocco era un uomo di antica sapienza (oltre che un simpaticone) e a più riprese mi spiegò che: 

"!LA MAFIA, come associazione e con tale denominazione, prima dell'unificazione dell’Italia, non era mai esistita in Sicilia. La mafia nasce e si sviluppa subito dopo l'unificazione del Regno d'Italia da una assenza della giustizia e dal ritorno forzato degli ex garibaldini rifiutati dall'esercito sabaudo perchè puzzavano."
 

Era convinto che tale situazione di governo del territorio fu sponsorizzata da Torino! Il dopo lo conosciamo!

Grazie Nello per averci dato questa emozione.