l'unica guerra in Sicilia dal 1942 al 1950 fu quella d'indipendenza

Molti giovani e, ormai, meno giovani, ahimè, Siciliani, poco o nulla conoscono della guerra di indipendenza Siciliana tra il 1942 e il 1950 e dei Nostri Patrioti dell'indipendentismo Siciliano, che si sono battuti per l’indipendenza della nostra Madre Terra, contro le ingiustizie, per dei puri ideali, contrari al semplice, personale, opportunistico tornaconto! Non sanno che la loro terra, la Sicilia, il loro popolo hanno avuto dei figli meravigliosi … lo hanno dimenticato … forse è stato tenuto loro nascosto …!

Dal 1942 al 1950, La guerra di Indipendenza contro lo Stato Italiano.

Lo scoppio della seconda guerra mondiale, che come la storia ci insegna, ha come fronte primario il bacino del Mediterraneo, visto che l’80% delle ricchezze mondiali risiedono proprio qui e che da sempre e visto come un punto strategico economico che militare, danneggia ulteriormente le condizioni dell'Isola. Le condizioni economiche dell'isola nell'immediato dopoguerra erano allo stremo. I danni causati dal conflitto, soprattutto alle forniture di energia, hanno causato forti ripercussioni in vari settori. Si trattava di recuperare intere aree degradate dai disastri della guerra, di ripristinare la fiducia nella gente stremata da anni di colonizzazioni e di sfruttamento, di favorire le condizioni per una ripresa economica.

Il popolo Siciliano è stanco,si risveglia in lui l’innato desiderio di indipendenza che risiede nel suo DNA dalle origini, a partire dal 1942 incominciano a nascere alcuni movimenti indipendentisti, alcuni dicono separatisti, a noi non piace come termine ricorda troppo il 1848 Siciliano.

Nel settembre del 1942 nasce il CIS (comitato per l’indipendenza della Sicilia) il primo presidente è Andrea Finocchiaro Aprile.

Nella primavera del 1944 il CIS viene sciolto per dare luogo al MIS (movimento per l’indipendenza Siciliana)che avrà un profilo ideologico più Autonomista, il presidente rimase sempre Andrea Finocchiaro Aprile.

In contemporanea il Prof. Antonio Canepa  diede vita ad un altro movimento di impronta esclusivamente indipendentista l’EVIS (esercito volontario per l’indipendenza Siciliana)come vera formazione armata di ideologia indipendentista, ma purtroppo Antonio Canepa il 17 giugno 1945 in località “ Murazzu Ruttu “ Randazzo (CT) muore assieme a due suoi militanti e Patrioti Siciliani, in un agguato perpetrato da un gruppo di carabinieri con il coinvolgimento di altre figure, ma i mandanti furono degli individui che ricoprivano cariche importanti nell’ambito indipendentistico politico Siciliano, il 1848 del separatismo siciliano si ripeteva, era li..!! vivo più che mai, rappresentato dai suoi legittimi eredi,trasformatosi da casta nobiliare a casta politica Siciliana.

Ma stavolta l’onda indipendentista non si arresta, il MIS continua nella sua battaglia politica Autonomista, l’EVIS continua la sua lotta armata con al comando per un breve periodo Attilio Castrogiovanni, ma poi arrestato, quindi il comando passa nelle mani di Concetto Gallo, il 15 maggio 1945 Salvatore Giuliano viene nominato tenente colonnello dell’EVIS per la Sicilia occidentale, lo scontro con lo stato italiano e forte e deciso, sia a livello politico che armato, il tutto porta l’allora re del regno d’italia Umberto II ad accettare lo Statuto Siciliano, il Regio Decreto Legislativo n° 455 viene emanato il 15 maggio 1946, da quel momento la Sicilia non è indipendente, ma diviene giuridicamente uno stato federato al Regno d’italia regolato dal suo Statuto interno.

Nell'aprile del 1947 viene eletto il primo Parlamento regionale, la maggior parte dei deputati deriva dalle file del MIS, che allora contava più di 500.000 iscritti su una popolazione di aventi diritto al voto di neanche 1.400.000 Siciliani.

Il sacrificio di molti patrioti Siciliani che hanno donato anche la sua vita alla causa indipendentista, e l’azione politica forte del MIS, ha dato i suoi frutti, l’obbiettivo anche se in parte e raggiunto, la Sicilia non è indipendente ma ormai e uno stato autonomo federato.

Nel frattempo il 2 giugno del 1946 vennero svolte le elezioni referendarie che decretarono la nascita della nuova repubblica italiana, il 31 gennaio 1948 viene indetta una riunione dell’assemblea costituente per integrare lo Statuto Siciliano all’interno della nascente Costituzione della repubblica italiana, alla fine della seduta dell’assemblea costituente succede l’irreparabile, lo Statuto Siciliano invece di essere integrato nel suo contenuto originale viene svenduto dall’90% degli stessi rappresentanti siciliani che avevano lottato per farlo accettare nel 1946, gli stessi politici Siciliani che erano stati votati dal popolo al parlamento siciliano membri del MIS che nella fine del 1947 erano passati nelle file dei nascenti partiti italiani,per la maggior parte nelle file della DC (democrazia cristiana).lo statuto in realtà era stato reinventato in loco,depotenziato del 70% del suo valore giuridico, lo stesso Finocchiaro Aprile pronunciò questa frase “ oggi i siciliani hanno perso un’occasione che non si ripeterà mai più” “ oggi in questa assemblea costituente si e votata e approvata un’Autonomia che i Siciliani non vedranno mai applicata” e cosi fu…!!!!

Il 1848 Siciliano si ripete, l’allora casta nobiliare oggi diventa un’associazione criminale denominata MAFIA, rappresentata dai legittimi eredi che formano il governo italiano, nasce lo STATO – MAFIOSO ITALIANO.

Da quel momento la Sicilia grazie alla casta politica siciliana asservita allo stato italiano, tranne qualche sprazzo di lucidità di qualche governante dell’isola, rimane associata ad una Autonomia di comodo. i politici Siciliani la usano solo a scopo economico politico personale,dall’altro lato lo stato italiano la concede quando gli fa comodo e solo a scopi a pro dello stesso e a danno della Sicilia e del Popolo Siciliano.