Dipart. INTERNI: Dall’autonomismo Siciliano del dopo guerra, a quel pseudo indipendentismo Siciliano ibrido, del terzo millennio

Dall’autonomismo Siciliano del dopo guerra, a quel pseudo indipendentismo Siciliano ibrido, del terzo millennio

Nel primo dopo guerra, quel patto capestro tra la classe politica Siciliana e lo Stato Italiano firmato di intesa univoca in quell’Assemblea Costituente del 30-31 gennaio 1948, aveva potato una forma di autonomia ridimensionata alla Regione Siciliana, questo portò i Siciliani, a credere che quell’autonomia potesse bastare affinchè la Sicilia prosperasse a livello economico, strutturale e sociale.
Si era definitivamente spenta quella fiamma indipendentista che aveva acceso il cuore della maggior parte dei Siciliani tra il 1942 e il 1950, che nel bene e nel male, aveva portato un risultato mediocre, non si era acquisita l’indipendenza, ma avevamo acquisito una forma controllata di autogoverno dell’isola, una vittoria a metà.

Ben presto una minima parte, specialmente dopo l’abolizione dell’Alta Corte Siciliana unico garante all’attuazione di quell’autonomia tra lo Stato Italiano e l’assemblea regionale Siciliana, si accorse che in realtà quell’autonomia non era servita ad altro che ha sforzare quella guerra di indipendenza in atto in Sicilia che era arrivata ad un soffio all’indipendenza Siciliana, ma che non piaceva a quella parte della classe politica Siciliana già predisposta sin dal principio ad una forma federalista della Sicilia e non di indipendenza totale, e che non era stata mai applicata tranne per qualche baratto tra la classe politica Siciliana governante e lo Stato Romano, a scopi politici, economici e privilegi personali.

Da quel malumore, nei primi anni 60, rinasce in un gruppetto di siciliani, quel sentimento auto- federalista che ha come obbiettivo il rivendicare quell’autonomia mai attuata.

Nasce in Sicilia dalle ceneri del MIS (movimento per l’indipendenza Siciliana) ormai da un decennio del tutto spento, il FNS (fronte nazionale Siciliano) a Catania, dove resisteva ancora un folte gruppo indipendentista,  guidato da Giuseppe Scianò,allora, funzionario della regione Siciliana, che pone la necessità di un indipendentismo più moderno che possa affrontare nuove tematiche sorte nel territorio Siciliano nel dopo guerra, cosi trasferisce la sede del movimento politico a Palermo.

Negli anni avvenire non è che il movimento faccia delle azioni incisive a livello politico istituzionale che nel territorio, a parte qualche partecipazione nelle competizioni elettorali sul territorio Siciliano, ma con scarsi risultati.

Il 22 aprile del 2004, si ricostituisce il MIS (movimento per l’indipendenza siciliana), che si richiama direttamente all’esperienza del MIS del 42.
Dalla sua ricostituzione nessun risultato decente, tranne che appoggiare qualche politico Siciliano di turno nelle competizioni elettorali, o qualche consigliere comunale in paesini Siciliani.

Nell’aprile 2005 Raffaele Lombardo costituisce l’MPA (movimento per l’autonomia), che raccoglie il 20% di preferenze nelle amministrative comunali di Catania, decisive per far eleggere Scafagnini ( forza italia ) a Sindaco di Catania.
Alle elezioni politiche del 2006, l’MPA si allea con la “lega nord” di bossi, nasce la lista “il patto per le autonomie” che si schiera con la “casa della liberta” di Berlusconi.
alle politiche del 2008, l’MPA di lombardo si allea con la “casa delle liberta” di Berlusconi.
Il 24 febbraio 2008, Lombardo ufficializza la sua candidatura a governatore della Regione Siciliana, sostenuto dall’MPA, PDL e dell’UDC.
il 14 aprile viene eletto Governatore, ottenendo oltre il 65% delle preferenze, la coalizione da lui capeggiata, ottiene ben 62 deputati all’ARS quasi il 70%, maggioranza più che assoluta.
l’11 maggio 2009, nel corso di una conferenza stampa, i vertici del MIS (movimento per l’indipendenza siciliana) conferiscono a Raffaele Lombardo, la tessera di membro onorario del MIS, con la seguente motivazione; “Per essersi posto al servizio della causa autonomista, e per aver contribuito a risvegliare l’identità e l’orgoglio del Popolo Siciliano”
il MIS non si smentisce su quello che le viene meglio, elogiare il politico Siciliano di turno.
La legislatura lombardo si rivela da subito a dir poco deludente, quel sentimento autonomista posta a far attuare lo Statuto, magari in parte, svanisce, Lombardo rimpasta per ben quattro volte il governo regionale, con il risultato finale uguale se non peggio dei governi precedenti, la Sicilia si avvia sempre al peggio.
con quella maggioranza parlamentare avrebbe dovuto e potuto, ma sicuro non voluto, effettuare un vero cambiamento tra i rapporti Stato-Regione Siciliana, l’ennesimo tradimento di quel  65% di Siciliani che aveva posto la sua fiducia ad un programma autonomistico da lui espletato ma mai messo in atto, tralasciando tutte le procedure giudiziarie in cui lombardo è indagato, non vogliamo entrare sul giudizio.
il 31 luglio 2012 Lombardo si dimette da governatore della Sicilia, con alcuni mesi di anticipo rispetto alla scadenza naturale della legislatura, dichiarando si essersi dimesso per affrontare le vicende giudiziarie che lo vedono coinvolto, Lombardo è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa.

Nel 2011 nasce una specie di sommossa popolare di impronta agraria senza una struttura organizzata, guidata da Mariano Ferro e Giuseppe Scarlatta, denominata “I FORCONI”, tentano di bloccare la Sicilia e in qualche senso ci riescono, alcuni esponenti secondari del MIS, come Santo Trovato, Rosa cassata, Rossella Accardo e tutti i suoi più stretti collaboratori, dopo aver provato a ribaltare la direzione del MIS, senza risultato, si defilano dal MIS e abbracciano la causa dei forconi, la sommossa, anche se disorganizzata, porta ad un risultato sconvolgente, più di 25.000 Siciliani si ritrovano davanti l’ARS disposti a tutto, guidati da Mariano Ferro e i suoi fedelissimi, vengono invitati da Lombardo,allora governatore, ad un tavolo di trattative per cercare di trovare una soluzione alle richieste dei Forconi, quella trattativa durò poco più di mezzora, Mariano Ferro uscito Dall’ARS dichiara “abbiamo raggiunto un accordo, invito tutti a tornare a casa, e stata decisa una riunione per recidere una carta di intenti tra le nostre proposte e la disponibilità del governatore.”.
i Forconi che avevano cominciato bene finirono male, per poi dissolversi nelle segreterie dei partiti politici sia nazionali che territoriali Siciliani.

Tra il 2011 e il 2012 si diete vita ala creazione di una marea di partiti e movimenti minoritari Siciliani di impronta autonomista, impressionante, si parla di più di 55 movimenti, di cui la maggior parte, per non dire tutti, senza nessuna valenza giuridica, ma solo mediatica, la politica sbarcò nei social network, soprattutto nella piattaforma facebook.

Con lo sbarco della politica sui social, si incomincia a parlare anche di Autodeterminazione come Diritto Internazionale acquisito da tutti i Popoli, in molti casi in modo confusionario, o con un’interpretazione del tutto personalizzata diametralmente diversa dalla sua definizione giuridica, creando dei partiti o movimenti politici ibridi, un miscuglio di autonomismo, autodeterminazione e pseudo indipendentismo.
all’impatto vista dai lettore come utopia estrema o fantascienza allo stato puro.

I dissidenti del MIS, già inoltrati nel quadro autonomistico, si misero in risalto subito nei social.

Santo Trovato con i suoi fedelissimi creo un’associazione culturale “siciliani in movimento” in attesa di trovare il collegamento giusto in qualche partito o movimento che gli avrebbe potuto far realizzare qualche sua aspirazione politica in quelli che contano “qualche poltroncina anche se minoritaria, tanto per entrare nel giro della politica che conta”  dopo i fallimenti nel MIS, nei Forconi, e anche in un’occasione di stretta collaborazione all’interno dell’MPA di Lombardo, che lo rifiutò.

Rosa Cassata e i suoi fedelissimi creo il movimento politico “sicilia libera” movimento che presento il suo logo per le presidenziali del 2012, che le fu bloccato tramite una denuncia di Giuseppe Scianò.
un movimento rimasto a se stesso.

I lombardiani crearono il C.A.S.S “comitato autodeterminazione Sicilia Stato” un altro movimento o associazione rimasta a se stessa.

Rossella Accardo, si e persa tra la moltitudine di associazioni, partiti, movimenti, organizzazioni, inciuci finanziari ecc. ecc.

2012, l’anno dell’apocalisse Siciliana.

Beppe Grillo Sbarca a nuoto in Sicilia, il nuovo Garibaldi venuto da Genova, nomina Giancarlo Cancelleri a generale dei mille penta stellati, il nuovo Francesco Crispi.

Il MIS (movimento per l’indipendenza Siciliana) candida nella sua lista alle regionali Toty Lombardo figlio di Raffaele Lombardo, governatore uscente.

Nasce “progetto Sicilia” una SPA (società per azioni) trasformata dopo qualche anno a partito politico Siciliano, costituito da un gruppo di imprenditori e rappresentato da una “testa di legno” in gergo aziendale, Giuseppe Pizzino.
un progetto che vuole creare una piccola euro-zona territoriale, tramite una moneta elettronica complementare denominata GRANO, una speculazione finanziaria atta a monopolizzare l’economia privata e pubblica Siciliana

Nell’agosto 2012 viene ufficializzatala la candidatura di Rosario Crocetta a governatore della Regione Siciliana, il Sindaco antimafia o pseudo tale, si impone nella sua campagna elettorale come il salvatore, il messia venuto da Gela, che salverà la Sicilia, il paladino dell’autonomismo Siciliano.
Crocetta annuncia la rivoluzione.
I rappresentanti di quell’autonomismo Sicilianista e i suoi seguaci , esultano, lo innalzano come il messia che da decenni aspettavano, i Siciliani un pò meno, ma perdono la testa per quel Grillismo venuto dal nord, che promette cambiamenti, trasparenza, onesta politica, ma soprattutto un risparmio enorme della spesa pubblica.
La sua candidatura è sostenuta da PD, UDC, API e il PSI.
Il 28 ottobre viene eletto Governatore con il 30,48% di preferenze della coalizione che lo appoggia, non ottenendo la maggioranza assoluta.
In seguito al risultato della sua lista elettorale “CRECETTA PRESIDENTE” che ottiene il 6,17%, decide di trasformare la sua lista in partito autonomo dal PD, il 22 novembre 2012 nasce “ il megafono-lista crocetta”

La coalizione di Crocetta porta 38 deputati più lui stesso.
Nello Musumeci porta 22 deputati più se stesso.
Giancarlo Cancelleri porta 15 deputati.
Gianfranco  porta 15 deputati.

Il sogno dura poco, Crocetta mette in atto quello che aveva pronunciato, si..!! quella rivoluzione tanto acclamata, peccato che si tratta di una rivoluzione al contrario, a pro dello Stato italiano, come da buon governatore di una colonia a a danno della Sicilia e dei Siciliani.
i Siciliani si svegliano di un sogno ed entrano in uno degli incubi peggiori, i risultati di questa legislatura sono a dir poco disastrosi per la Sicilia, Crocetta in poco più di 4 anni di legislatura a fatto più danni alla Sicilia che tutti i governatori che si sono succeduti nel corse degli anni messi insieme, una catastrofe, un’apocalisse di dimensioni enormi, un’apocalisse che purtroppo non ha ancora finito il suo corso, ancora manca poco più di un anno alla fine di questa legislatura, la Sicilia ne uscirà distrutta, politicamente, strutturalmente, economicamente, ma soprattutto sarà il colpo finale per quella classe sociale più debole.
una legislatura del tutto illegittima, votata dal 47,42%, neanche la metta degli aventi diritto al voto.

I risultati, a pochi mesi dell’insediamento di Crocetta, sono davanti gli occhi di tutti, il messia si è trasformato in un diavolo, si ricomincia a cercare una via d’uscita, i soliti noti si rimettono in movimento.

Tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013, c’è un tentativo per costituire un MDL (movimento di liberazione), portato avanti da Giuseppe Sciortino e Nicola Carrozza, con la partecipazione di Rosa Cassata e i suoi fedelissimi, il tentativo viene accantonato per questioni interne.

Nella primavera 2013 viene creato il MLNPS (movimento liberazione nazionale del popolo Siciliano)i membri sono, Rosa Cassata, Pietro Torrisi, Pietro Zarbo, Angelo Caruso, Salvo Sparatore, Rosaria Papino, e alcuni nomi segreti che non si e mai saputo chi fossero, forse perché in realtà non erano mai esistiti, si avvicina al movimento anche Santo Trovato, che non trovando spazio per una carica dirigenziale, si defila quasi subito,  il movimento parte bene, ma dura poco, e viene sciolto, non verrà mai costituito giuridicamente.

Alla fine del 2013 Santo Trovato organizza un evento “marcia per l’indipendenza” che si svolgerà il 30 marzo 2014 a Palermo, in occasione dell’anniversario dei Vespri Siciliani, l’evento avrà il suo fine all’indomani dell’evento.

Nella primavera del 2014 Rosa Cassata crea un altro MDL (movimento di liberazione) il MSlN (movimentu sicilianu libiraziuni naziunali) in una confusione strutturale, ideologica e organizzativa totale, ad oggi non ci sono i documenti idonei che attestano la costituzione giuridica del movimento.

In contemporanea, i rappresentanti di tutte le associazioni, partiti e movimenti Siciliani autonomisti, Santo Trovato, Mimmo Dagna, Carlo Mangano ed altri rappresentanti, con la partecipazione di  Rosa cassata mettono in atto una bozza per creare un comitato pseudo indipendentista, il CIS (comitato per l’indipendenza Siciliana) il progetto fallisce già alla prima riunione tenutasi a Carini (PA) in casa di Carlo Mangano.

Il 20 luglio viene Costituito a Catania, il MLNSikulo (muvimentu di Libbirazziuni Nazziunali Sikulo) ad oggi l’unico MDL (movimento di liberazione) giuridicamente costituito sul territorio Siciliano, e che abbia depositato regolare denuncia all’Autodeterminazione del Popolo Siciliano come diritto internazionale acquisito da tutti i popoli, nelle sedi centrali degli organi di diritto internazionale AIA e ONU.
inoltre il MLNSikulo a depositato nelle segreterie delle istituzioni governative sia nazionali italiane che Siciliane il disconoscimento di tutte le autorità governative  sia italiane che Siciliane, e dello Stato Italiano.

Tra la fine del 2014 e l’inizio del 2015, Rosa Cassata accumuna il MSLN con il movimento politico “Sicilia libera” creando un soggetto politico ibrido senza nessuna valenza giuridica.
fortunatamente anche questo e fine a se stesso.

Il 18 marzo 2015,, in vi Giusti N° 37 a Palermo, nella sede del soggetto politico “Sicilia nazione”, viene siglato il patto federativo con il FNS (fronte nazionale Siciliano), alla presenza di Gaetano Armao e Rino Piscitello SN e Francesco Prespicace, segretario nazionale del FNS.
gli esponenti dei due movimenti annunciano un percorso unitario, lanciando a tutti i movimenti Siciliani,la proposta di costruire insieme, anche in relazione delle prossime competizioni elettorali, un soggetto politico unitario, per la difesa dei diritti della Sicilia e lo sviluppo dell’isola, fondato sulle sue straordinare risorse.
Giusto..!! peccato che anche uniti in un unico soggetto politico autonomista, il vostro obbiettivo, non sarebbe l’indipendenza Siciliana, ma una forma auto-federativa magari non più con lo Stato italiano ma come regione europea autonoma, cosi da continuare a governare questo sistema corrotto e mafioso attuale, magari siculo-europeo.
Se si vuole fare qualcosa per intraprendere un percorso serio di indipendenza, bisogna imbastire un tavolo di confronto con tutti i movimenti o partiti inderogabilmente Siciliani che indendono rappresentare la Sicilia in un percorso giuridico di decolonizzazione.
1) Un tavolo di confronto da cui possa uscire una Carta di Intesa con punti e un percorso ben de finito inderogabili per tutti i movimenti firmatari della Carta, con un programma ben definito e univoco che possa essere da motore trainante per la Sicilia e il Popolo Siciliano.
2) Da li costituire una confederazione di movimenti guidata da quella Carta d’intesa e del programma posto in atto, presentarsi  davanti le istituzioni governative Siciliane, nazionali italiane e internazionali, istituendo un tavolo di confronto sui diritti calpestati dei Siciliani e sul diritto storico e giuridico che pone la Sicilia come Nazione-Stato indipendente e sovrano.
3) Presentarsi alla competizione elettorale per il rinnovo del presidente e il parlamento Siciliano con un programma ben definito con dei punti giuridici recisi nel suo interno atti a raggiungere l’obbiettivo finale, l’Autodeterminazione del Popolo Siciliano, come diritto internazionale acquisito da tutti i popoli.
Appoggiati da una consapevolezza popolare unanime o quasi.
 

Il 15 maggio 2015, riparte da Caltagirone, il FNS (fronte nazionale Siciliano, alla presenza del segretario nazionale Giuseppe Scianò e di altri esponenti del nuovo direttivo.
sotto la guida del segretario regionale Francesco Prespicace e Giacomo Cosentino candidato sindaco nella ultima competizione elettorale comunale, con un risultato quasi nullo, quasi familiare.
Scianò dichara;
“sono state gettate le basi per restituire una nuova identità politica all’autonomia Siciliana”.
 

Dall’altro lato della Sicilia, sempre il 15 maggio 2015 nasce il soggetto politico “Sicilia nazione” fondato da Gaetano Armao, ex assessore al bilancio del Governo Lombardo.
Politico più che navigato, massone, consulente di svariati enti istituzionali ecc. ecc.
Non c’è persona che può avere un conflitto di interessi cosi vario in caso di una sua carica istituzionale ma soprattutto governativa, curriculum file:///C:/Users/Joseph/Downloads/Gaetano%20Armao%20biografia.pdf
l’obbiettivo del soggetto politico è una sorta di autodeterminazione finanziaria che ponga una Sicilia come Stato federato allo Stato italiano.
in poche parole nulla di nuovo, propone la stessa identica forma giuridica di cui già la Sicilia gode dal 1946, almeno sulla carta, ma in chiave più moderna.
nella presentazione  del soggetto politico Armao dichiara;
“fermiamo Crocetta, questa è la campagna lanciata dal nostro movimento, che immagina una Sicilia federata all’Italia, superando persino l’impianto costituzionale di regione a statuto speciale.”

Nel soggetto politico entra a far parte un nuovo volto politico, ma da sempre addentrato nell’autonomismo Siciliano sin dalla meta degli anni 90.
Massimo Costa, comincia il suo approccio politico scrivendo sul sito l’Altra Sicilia.
Nel 2006, fonda il soggetto politico “l’ALTRA SICILIA-ANTUDO”.
Nel 2007, si candida a Sindaco di Palermo, con scarsi risultati.
Da li, anche se non presente direttamente sul quadro politico Siciliano, e sempre presente nei salotti e negli eventi dell’autonomismo Siciliano sul territorio.
Massimo Costa si accorge che è arrivato il momento di entrare a far parte della politica che conta, visto che fino ad oggi, ne è sempre rimasto ai margini, il tempo è propizio, si può sfruttare il malcontento del popolo Siciliano e la sua sfiducia sempre più pronunciata alla politica rappresentata dalla solita classe politica Siciliana, consapevole di non poter ottenere lo spazio politico che vorrebbe all’interno di “Sicilia nazione”, decide che è arrivato il momento di creare un soggetto politico suo, cosi da poter sfruttare anche tutte le amicizie acquisite nel tempo all’interno della Palermo che conta, decide di uscire dal soggetto politico, tirandosi dietro i suoi fedelissimi storici assieme a qualche membro che ha ambizioni politiche più vaste rispetto a quelle che le può riservare il soggetto politico “Sicilia nazione”.

Il 03 gennaio 2016 nasce il soggetto politico “siciliani liberi” fondato da Massimo Costa, dopo la scissione dal soggetto politico “Sicilia nazione”.
Guidato da Massimo Costa e i suoi luogo tenenti Enzo Cassata, già presidente del soggetto politico “MOL” (movimento onda lunga) e ex membro e cofondatore di “Sicilia nazione”, e Antonella Pititto, presidente dell’associazione “noi siciliani liberi”
con la stretta collaborazione del fedelissimo Santo Trovato, che finalmente ha trovato la sua posizione in un movimento che un giorno li potrà dare l’imput alla sua ragione di vita,”assittarisi ni coccu poltrona istituzionali”.
Finalmente costa ha il suo movimento, dopo tanta gavetta è entrato a far parte della politica Siciliana che conta.
Con la nascita del movimento, Costa a ripreso le sue primarie ideologie europeistiche, guardando in futuro ad  una Sicilia come regione con-federale europea, da qui il suo scetticismo sulla sua previsione del risultato della brexst britannica, risultato che lo ha trovato spiazzato, costringendolo ad un repentino cambiamento di marcia, dichiarando;
“ noi vogliamo uscire dall’europa, ma se ci propongono qualcosa di buono si potrebbe anche restare come un’eventuale regione autonoma europea.”
Infatti l’obbiettivo proposto da lui e dal suo movimento è;
“prima riprendiamoci la nostra sovranità finanziaria con l’attuazione dello Statuto, magari solo della parte che parla di economia, poi valuteremo se rimanere in Europa, magari come regione europea autonoma, e poi incominceremo, se è il caso, un percorso politico istituzionale per un’eventuale indipendenza Siciliana”.
insomma per Massimo Costa come diciamo noi Siciliani “senu ne porta je purticatu” mette in conto diverse prospettive, male che vada in una la deve spuntare, a Massimo Costa piace vincere facile.

 

Da tutto questo, Noi del MLNSikulo ci chiediamo e vi chiediamo, ma dov’è tutto il nuovo che avanza tanto acclamato..??

Per Noi rimane sempre e solo quell’autonomismo sicilianista ascaro che si protrae da ben 70 anni, anche se potremmo andare oltre, fino al 1848.

Possono cambiare le sceneggiature, gli attori, ma il copione rimano solo e sempre lo stesso, quel copione messo in atto sul palcoscenico del solito teatrino elettorale nella tour della politica Siciliana….

21 luglio 2016

                                                                                                   Dipartimento Interni del GP del MLNSikul
                                                                                                                                Il delegato
                                                                                                                              Filetto Mario

La Sicilia non ha bisogno di eroi, ne di messia, men che meno di generali.
La Sicilia ha bisogno del suo Popolo
di tutti i Siciliani con la S maiuscola che amano la sua Madre Terra
c’è un Nazione da costruire
Facciamolo….!!!!
ANimus TUus DOminus

 

Muvimentu di Libbirazziuni Nazziunali Sikulo

Sede Palermo -- Sicilia
sito web: www.mln-sikulo.org
cell 388-0560181
331-2110954
mlnsikulo@outlook.it