Dipart. AMBIENTE: No trivelle nel Mediterraneo anche con il quorum del SI non salveremo il nostro mare.

Noi rimaniamo sempre favorevoli al referendum abrogativo NO TRIVELLE nel Mediterraneo, invitando tutti i Siciliani ad andare a votare SI il 17 aprile 2016, per dire NO alle trivellazioni nel mediterraneo, anche se nel caso si raggiunga il quorum non salveremo il destino del nostro splendido mare.

 

Come già avevamo preannunciato in un nostro articolo, di sei quesiti referendari presentati dalle dieci regioni, ne è stato accettato solo uno, quello che dovrebbe vietare le trivellazioni all’interno delle 12 miglia della costa, già questo spiega ampiamente che le trivellazioni non verranno fermate, e neanche verranno revocate le concessioni già rilasciate.

Anche se raggiunto il quorum del SI al referendum questo cosa garantirebbe..?? nulla..!!!
le concessioni già rilasciate sono tutte al di fuori delle 12 miglia confine fissato delle acque territoriali, 12 migli corrispondono a circa 17 km sulla terra ferma, nautiche corrispondono a circa 22km.
 l’area più vasta di interesse alle trivellazioni sul mediterraneo comprende la costa che va da Trapani fino a Siracusa e si estende verso le coste nord Africane.
Dal punto medio della costa a sud della Sicilia a Lampedusa ci sono circa 350 km, quindi dalle concessioni già concesse noi ci ritroveremmo con una striscia intermezza tra la costa sud Siciliana e Lampedusa piena di trivellazioni esplorative per poi divenire piattaforme di estrazione del petrolio.

Da questo quadro tutti siamo più che consapevoli che i danni che verrebbero creati all’eco sistema mediterraneo e di riflesso al sistema turistico costiero, già molto precario e abbandonato a se stesso dalle istituzioni governative Siciliane, sarebbero a dir poco enormi e che si trascinerebbero non solo negli anni, ma nei secoli.

Tutto questo per cosa..?? per il nulla…!!!

Questo porterebbe solo l’ennesimo sfruttamento dei mari Siciliani, della manodopera locale, non lasciando nulla a livello socio – economico ma solo l’ennesima deturpazione e inquinamento territoriale e in questo caso anche marittimo, quando le piattaforme saranno dismesse al suo esaurimento, accomunandosi a quelle strutture fatiscenti, non bonificate già presenti sul suolo Siciliano.

Le trivellazioni non servono a Noi Siciliani, ne alla Sicilia, Noi in Sicilia abbiamo la più grande fonte di energia naturale che è il sole, energia mai sfruttata anzi sempre messa sempre ai confini legislativi e programmatici dell’istituzione governativa mafiosa italo – siciliana a scopi politici – economici personali da quei politici di turno che hanno governato quel sistema.

Le trivellazioni servono solo allo Stato italiano per mettere in atto il continuo sfruttamento delle risorse Siciliane atto sempre e solo a far sottostare la Sicilia nel sottosviluppo economico, societario  e principalmente politico istituzionale, serve a sottoscrivere lo stato di colonizzazione in cui lo Stato italiano ci ha sempre posto da ben 168 anni.

Fino a quando non saremo in grado di riprenderci La nostra sovranità, politica, economica, giuridica, territoriale e militare, la Sicilia rimarrà sempre una colonia da sfruttare in tutto solo ed esclusivamente a pro dello Stato italiano a discapito della nostra dignità, la nostra salute, il nostro futuro…………….

AUTODETERMINAZIONE per l’indipendenza, solo così potremmo ridare alla Sicilia quello che le spetta di diritto Storico e giuridico millenario………
 

ANimus TUus DOminus