Dipart. INTERNI: 25 aprile festa di liberazione..?? NO..!! la LIBERA COLONIZZAZIONE americana della SICILIA.........

 25 aprile 1945 - 25 aprile 2015 festa della liberazione, lo Stato italiano festeggia la liberazione, ma da chi...??
forse da se stesso....
l'unico Stato al mondo che festeggia la sua sconfitta, la sua vergogna.

la guerra è finita, quella guerra che forse in Sicilia non era mai cominciata
Se guerra di liberazione c’era in Sicilia
dal 1942 al 1950
era quella per l’indipendenza Siciliana da quello Stato criminale italiano che non ci aveva occupato con il fascismo ma con quella occupazione militare del 1860 in nome di un’unione d’italia che in realtà non è mai avvenuta come nazione ma solo come stato giuridico dittatoriale.
ma questa è un'altra Storia
la Nostra Storia
Storia Siciliana

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25 aprile 1945 – 25 aprile 2015 lo Stato italiano festeggia la festa di liberazione, liberazione da chi…??

Lo Stato criminale italiano il 25 aprile festeggia la liberazione da se stesso, uno Stato criminale che dopo aver appoggiato a spada tratta per ben 20 anni il fascismo, con la complicità  di tutta la casta nobiliare presente in tutto il territorio peninsulare definito italia, quando viene messo davanti alle sue responsabilità in rispetto a tutte le atrocità commesse dal fascismo negli ultimi anni dai suoi patriarchi a danno del popolo, scappa, innescando una guerra civile all’interno del territorio mettendo gli uno contro gli altri gli stessi uomini, le stesse popolazioni che fino a qualche giorno prima aveva tenuto con imposizione e atti criminosi sotto un’unica pseudo nazione o regno qual si voglia e sotto quella bandiera tricolore già intrisa di sangue degli uomini e dei popoli sopra citati, sin dal 1860.

Il re e lo stato maggiore capirono ben presto che ormai era ora di sbarazzarsi di Mussolini, che in soli tre anni di guerra aveva creato una situazione insostenibile. Il 25 luglio, dopo lunghe pressioni, il Duce si vide costretto a convocare il Gran Consiglio che votando l'ordine del giorno Grandi portò alla destituzione e all'arresto di Mussolini e al ritorno dei poteri militari al re.
Levato di mezzo Mussolini, il governo italiano cominciò a trattare la resa con i comandi Alleati.
Il 3 settembre a Cassibile SR firmò segretamente l'Armistizio, con l'impegno di comunicarlo alla nazione entro 15 giorni, poco prima di un programmato sbarco alleato sulla penisola.

L'8 settembre 1945 avvenne in Italia qualcosa che riempì di vergogna la corona e il governo dell'epoca: gli alleati, dopo aver avvisato Badoglio dell'impossibilità della difesa di Roma, ingiunsero l'obbligo al governo italiano di annunciare l'armistizio entro le 18.30 dello stesso giorno.
L’8 settembre 1943 alle ore 19:45 fu reso pubblico dai microfoni dell’EIAR (Ente italiano per le audizioni radiofoniche) che interruppero le trasmissioni per trasmettere l'annuncio (precedentemente registrato) della voce di Badoglio che annunciava l’armistizio alla nazione.

I due maggiori rappresentanti dello Stato italiano erano stati sconfitti non solo dalle forze anglo-americane, ma soprattutto dalle sue stesse ambizioni di potere assoluto, vittorio emanuele III e il figlio Umberto fugge dalla capitale insieme ai vertici militari e il capo del governo Pietro Badoglio, da prima verso Pescara per poi finire la sua fuga a Brindisi.
Contemporaneamente Mussolini, liberato dalla prigionia dai tedeschi su ordine di Adolf Hitler , dette vita ad uno Stato nel territorio Italico centro-settentrionale. Si trattava della repubblica di Salò,in provincia di Brescia e riconosciuta internazionalmente solo dalle forze dell'Asse.
Per oltre due anni, dal 14 novembre 1943 fino al 25 aprile i945, la penisola fu quindi divisa in due da una linea di confine non ben definita: tale linea continuò a spostarsi sempre più a nord durante il corso del conflitto, fino ad attestarsi per un certo periodo (9 mesi, dall'agosto 1944 all'aprile 1945) sulla Linea Gotica . In seguito allo sfondamento di quest'ultima nelle ultime settimane di guerra, l'esercito tedesco si ritirò completamente dal suolo italiano e la Repubblica Sociale fu smantellata dagli Americani.

Alla luce di tutto questo allora noi ci chiediamo, ma perché lo sbarco degli anglo-americani in Sicilia…?? e non a Napoli o Civitavecchia, visto che le truppe tedesche e fasciste erano rilegate al centro-nord della penisola, e poi con uno schieramento di forze cosi imponenti per fronteggiare solo pochi tedeschi (40.000) isolati dal resto delle truppe, e 230.000 soldati italici confusi e senza ordini precisi già lasciati al suo destino dai vertici militari da vittorio emanuele III e dallo stesso Badoglio, capo del governo.

Per l’ennesima volta la storia si ripete, come già successo nel 1860 la Sicilia subisce la libera-colonizzazione, stavolta da parte degli americani.
quella guerra era finita, ma forse quella guerra in Sicilia non era mai cominciata, visto che gli unici bombardamenti sulle città Siciliane furono perpetrati proprio dai cosiddetti alleati, i liberi-colonizzatori.
la storia si ripete, ricomincia l’emigrazione, stavolta verso gli stati europei, la Sicilia si svuota.

Se guerra di liberazione c’era in Sicilia era quella per l’indipendenza Siciliana da quello Stato criminale italiano che non ci aveva occupato con il fascismo ma con quella occupazione militare del 1860 in nome di un’unione d’italia che in realtà non è mai avvenuta come nazione ma solo come stato giuridico dittatoriale.

Ma questa è un’altra storia,  la nostra storia, storia Siciliana…………..

ANimus TUus DOminus